Rigenerazione- ultima parte

Rinforzare il nostro guaritore interno dipende da noi.
Nel caso di un leggero disequilibrio, come il mal di testa o la costipazione dovuti allo stress, il raffreddore, l’insonnia o uno stato di ansia, la stimolazione del vostro “guaritore interno” di solito sarà sufficiente.
Ovviamente, nei casi più severi o cronici, occorrerà rivolgersi a chi di competenza.
I metodi di autotrattamento andranno in questo caso a rinforzare i medicamenti o le terapie esterni.
Le tecniche atte al rafforzamento delle nostre capacità di recupero esistono da secoli e sono presenti in tutte le culture e, tra queste, in prima linea, il Qi Gong.
Stimolare il nostro guaritore interno dipende da noi ed è innanzitutto uno stato dello spirito: scegliere di credere, pensare e agire in posizione di forza e non come vittima delle circostanze; rifiutarsi di vivere sotto la legge del dubbio e dell’inquietudine, avere fiducia nelle capacità del nostro guaritore interno.





Diventa uno stile di vita, cioè fare delle scelte che rinforzano la vita: nutrizione, esercizio, riposo, lavoro, pratiche spirituali, tempo libero.
Evitare quelle che indeboliscono la vita: alcool, tabacco, relazioni e ambienti tossici.
In una parola, fare la scelta di prendersi personalmente cura di sé, attraverso pratiche di rafforzamento della propria energia e del proprio corpo, per essere parte della soluzione, piuttosto che del problema.
“Trattare quando la propria salute è deficitaria…è come aspettare che la famiglia stia morendo di fame per piantare il riso nell’orto”. (Classico di medicina interna dell’imperatore giallo, 500 a.C.).

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