Essere

Essere un operatore in Bionergetic-shen Treatment® oggi

Per me, oggi, essere un operatore in Bioenergetic-shen Treatment® significa portare avanti con rinnovata forza, entusiasmo e coraggio, il lavoro di un uomo, amico, maestro, instancabile ricercatore che amava profondamente la vita e che ha dedicato la sua intera esistenza ad affinare e perfezionare il metodo da lui, Pino Ferroni,  ideato e denominato Bioenergetic-shenTreatment® affinché, attraverso la sua applicazione, potesse essere di aiuto nel superare il malessere esistenziale odierno.
Sulla copertina del mio libro, nonché nome di questo blog, “Il tessitore di perle di giada” è rappresentato un pescatore-tessitore che tira la rete, ordito e trama della vita, e le nasse della rete ammucchiata a sinistra sono di colore rosso, ma dopo essere passate tra le sue mani diventano di colore verde, come la giada imperiale. 
Queste nasse, nel mio intento, rappresentano i “nodi” della nostra vita, quei piccoli o grandi traumi, che sono scritti nel nostro corpo e che parlano di noi e per noi. Ma, allo stesso tempo, opportunamente elaborati e trasformati, diventano per ognuno di noi un materiale prezioso come la giada.
Sulla rete ci sono due gatti, uno rosso striato di nero in piedi e uno nero striato di rosso, coricato, che stanno giocando tra di loro, abbracciati; ho voluto così rappresentare lo yin/yang e il loro continuo alternarsi in questa trama della vita, sotto lo sguardo attento e amorevole del tessitore.
Quando ho disegnato la copertina del mio libro non ne ero così consapevole, ma comprendo oggi che, attraverso questa immagine, ho voluto rappresentare un percorso Bioenergetic-shen Treatment®.
Come operatore in questo metodo sono consapevole che è il lavoro di una vita anzi, la bellezza di una vita. Molte persone che hanno frequentato e frequentano la scuola  Kairos hanno scritto sui social che è una scuola che ti cambia la vita; anni fa ho conosciuto una persona che si lamentava continuamente perché la vita non gli aveva dato questo, non gli aveva dato quello…allora le ho chiesto che cosa lei stesse dando alla sua vita. Io credo che le persone che hanno cambiato, nel senso di migliorato, la loro vita ci sono riuscite perché hanno creduto che fosse possibile e hanno avuto il coraggio e l’umiltà di farsi aiutare nel perseguire questo loro intento. Hanno fatto un piccolo atto di coraggio.
“Un viaggio di mille miglia inizia da un primo, unico passo” Laozi.
Anche se questo articolo risulta postato sabato 18 agosto, l’ho scritto ieri, venerdì 17. Per chi è scaramantico, questa data è un po’ da temere, occorre prestare attenzione per non incappare in qualche “sfortuna”.
Credo non ci possa essere”sfortuna” maggiore che  passare su questa terra senza lasciare nitide orme o, come dice Lowen, fare una traversata in mare rimanendo chiusi nella stiva della nave.




Amore che è forza
Bellezza che è gioia,
Azione che è vita

Grazie

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