Tra Terra e Cielo, Qi Gong Bamboo

                    Tra Terra e Cielo, Qi Gong Bamboo
                       
Per una persona molto dinamica come me (…ma credo per la maggior parte delle persone), i sedici movimenti che compongono il Qi Gong Bamboo possono sembrare nel lungo periodo troppo pochi e ripetitivi.
Dopo un periodo di adattamento del mio corpo, in cui l’ampiezza dell’escursione delle articolazioni e del respiro sono notevolmente aumentate, ho continuato a sentire un certo beneficio nel praticare questa forma di Qi Gong, ma aspettavo l’arrivo della noia ed il desiderio di passare ad altro o comunque di alternarlo con altre attività motorie.
Qualcosa di non ben definito mi ha comunque spinto a proseguire nella pratica, probabilmente il fatto che si tratta di una forma piuttosto dinamica, guidata nel respiro e che mi stava agevolando nell’insegnamento di altre ginnastiche posturali. Sentivo il forte radicamento acquisito attraverso le Ginnastiche Energetiche Orientali, sentivo la spazialità del mio corpo dato dall’insegnamento di ginnastiche propriocettive, ma la percezione della colonna vertebrale e del suo allungamento specifica del Qi Gong Bamboo era ancora molto contenuta.
 Il grosso cambiamento è avvenuto solo dopo circa un anno e mezzo di pratica quasi giornaliera, quando ho cominciato a percepire e ad utilizzare il Qi come spinta propulsiva al posto della forza muscolare nell’effettuare i movimenti. Ho iniziato a  percepire  il grande respiro che riceve tutta la colonna e di quanto sia possibile distenderla.
Come la congiunzione tra terra e cielo, l’uomo può portare il respiro in ogni giunzione della colonna vertebrale, in ogni movimento di salita e di discesa del corpo, purchè l’ascolto sia sempre presente.
Difficile spiegare a parole la mia sensazione, una ampiezza di respiro che va oltre la capacità polmonare ed è come se ogni vertebra acquisisca un suo respiro nell’allungamento tra terra e cielo.
Visto che insegno ginnastiche posturali, ero convinto di avere una buona percezione della schiena e della sua capacità di movimento, mentre in realtà percepivo solo la meccanica della struttura: è stato con l’approccio al Qi Gong Bamboo ed il suo respiro che ho raggiunto il suo potenziale di allungamento.
Osservando i partecipanti al corso che abbiamo appena concluso, ho rivisto il mio percorso corporeo (sicuramente ancora in movimento): ogni partecipante, con  le proprie caratteristiche fisiche, mi ha fatto vedere cosa non riuscivo a capire agli inizi e che solo la pratica mi ha fatto comprendere.
Ogni persona può arrivare a fare un corretto movimento corporeo e a trarre benefici da questa forma, ma è solo con la pratica giornaliera che si affronta il viaggio alla scoperta di questa forma di Qi gong.
“Solo” sedici movimenti (anche se piuttosto dinamici ) per persone come me potrebbero sembrare pochi, ma ogni giorno siamo diversi, la nostra percezione è diversa e questo rende la pratica una scoperta continua.
Ho sperimentato altre forme di Qi Gong, senza considerare le Ginnastiche Energetiche Orientali, ma solo ora mi rendo conto di averle vissute in superficie, traendone sicuramente calma e rilassatezza muscolare, ma solo con il Qi Gong Bamboo ho intrapreso una profonda riscoperta del mio corpo.
Auguro sinceramente a tutti i partecipanti del corso di cogliere il profondo significato di questi movimenti, di perseverare nella pratica anche dopo aver appreso il movimento e di vivere una lunga ed entusiasmante riscoperta del proprio corpo.
Buon viaggio e buon respiro a tutti…tra terra e cielo.


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