QI GONG BAMBOO, AMORE AL PRIMO MOVIMENTO
Circa un anno fa, provai per la
prima volta questa pratica, poco conosciuta, soprattutto in Italia. Si tratta
di 16 movimenti totali, suddivisi in gruppi di 4. Ricordo ancora, durante i
primi movimenti, la mia scarsa coordinazione e soprattutto la mia rigidità, al
contrario della canna di bamboo, flessibile, dritta e resistente. Ma nonostante
tutto, sentii subito che fra me e questa antica pratica, nacque un feeling particolare,
che tutt’oggi mi porta a praticarlo quasi tutti i giorni. La prima parte del
corpo a trarne subito beneficio fu la schiena, ma non solo, il praticare questa
forma di Qi Gong, in particolar modo nel mio caso, mi permise subito
di migliorare la respirazione prendendo
consapevolezza di essa. Ed è proprio sul concetto di rigidità di spalle e
schiena che voglio focalizzare il mio racconto, dal momento che per me sono
sempre stati un “problema”. La cosa che mi ha colpito di più del bamboo è che a
distanza di breve tempo, la mia flessibilità è aumentata notevolmente senza
contare la postura che si è raddrizzata in modo considerevole. Di conseguenza, migliorando
lo stato colonna, anche la capacità polmonare è aumentata apportando al mio
corpo un risveglio, come una doccia fresca in piena estate. Non solo, anche i
miei organi interni hanno cominciato a trarne benefici, eliminando tossine in
eccesso e defaticando quindi il lavoro interno che mi portava via molte
energie. Infatti l’energia ed il suo movimento interiore, sono ciò che si
avverte maggiormente anche dopo la prima volta. Nonostante tutti questi iniziali
benefici però, ho deciso di metter ulteriormente alla prova questi movimenti,
cercando conferme al di fuori della mia persona e soprattutto del mio occhio. A
settembre, con l’inizio del corso di Qi Gong, decisi quindi di andare ad
effettuare una visita dall’osteopata. Oggi, a distanza di 4 mesi, ho effettuato
nuovamente la visita di controllo e con grande stupore, mi è stato detto che la
mia schiena, la mia postura, le mie spalle e la mia colonna sono migliorate
notevolmente ed ora è tutto molto più bilanciato ed armonioso e soprattutto,
“dritto”. Anche la qualità del sonno e la salute in generale sono
migliorati radicalmente. Ovviamente, per
trarne il massimo dei benefici è necessario un minimo di costanza e di
disciplina e come tutte le arti orientali,
è bene praticare tutti i giorni al mattino per
almeno 30 minuti. Lo consiglio a qualunque età e soprattutto ai giovani, perchè
nonostante possa sembrare statico, in realtà è molto dinamico e divertente. In
più l’ho trovato ottimale come pre e post workout. Facendo allenamento funzionale
, simile al crossfit, 20-30 minuti prima e 20-30 minuti dopo, cambiano
radicalmente l’esecuzione degli esercizi e quindi la qualità dell’allenamento.
Pre, per un maggior riscaldamento ed
un’attivazione muscolare energetica che ti carica per il lavoro. Post, per
allungare, detensionare e recuperare l’ossigeno necessario per i muscoli,
lavorando sull’armonizzazione della respirazione. Insomma, questo qi gong,
rappresenta al meglio la pianta con il quale si esercita. Resistente e
flessibile, si adatta in modo ottimale a qualunque esigenza, si può abbinare ad
altre attività sportive e si può fare ovunque ci sia un po’ di spazio. Colgo
l’occasione, infine, per ringraziare i miei due insegnanti Rita e Daniele, per
avermi fatto scoprire questa pratica e per avermi donato, durante la prima
lezione, il mio attuale bamboo. Presente, che custodisco gelosamente, con il
quale pratico, per migliorarmi e per crescere sempre di più, nella speranza un
giorno di poter trasmettere anche io questo speciale Qi Gong della longevità e
della felicità.
- Mattia Risso -