L'Uomo e le sue emozioni - prima parte

L’Uomo e le sue emozioni - prima parte

Su “La domenica del Corriere” del 2 Novembre 1958, un giornalista, tale Plancus, scriveva un’articolo dal titolo “Le otto emozioni che ci fanno ammalare” , sottotitolo “un problema sociale che viene preso troppo alla leggera”, di cui di seguito riporto qualche stralcio.
“Ogni emozione turba l’equilibrio psichico e quindi influenza anche l’equilibrio fisico. Dallo squilibrio nasce la malattia.
Oggi, per ciò che riguarda la voce “igiene mentale”, siamo ancora molto indietro. La vita che tutti, più o meno, siamo costretti a vivere (così densa di forti e deleterie emozioni) è la prova più sconcertante della scarsa sensibilità che le masse e coloro che le guidano, soprattutto, hanno per un problema sociale tanto delicato e importante…il peso delle emozioni quali cause di malattie è sempre più largamente dimostrato.”
Nell’estate 2007 lo speciale di Focus Extra è stato interamente dedicato alla “forza delle emozioni”.
Emozione o ragione?. Se ci emozioniamo, ragioneremo meglio. E’ l’unione che fa la nostra forza. Questo è ciò che sostiene un eminente studioso della neurobiologia delle emozioni (Damasio). Le emozioni sono fondamentali per il funzionamento di una mente normale e indispensabili per una mente sociale.





Le nostre emozioni sono state anche mappate, merito di uno studio finlandese del 2013 sulla risposta somato-sensoriale innescata dalle emozioni. Da tempo è risaputo, in primis grazie agli studi e applicazioni di Wilhem Reich e  di  Alexander Lowen padre della Bioenergetica (per rimanere sul versante occidentale della questione), che le emozioni si riflettono nel corpo e ad ogni emozione la nostra percezione, di piacere o fastidio, si localizza, a livello del corpo, in una zona particolare.
Questi ricercatori universitari finlandesi hanno evidenziato le correlazioni tra le nostre sensazioni emotive e i loro effetti sull’organismo, mettendo ancora una volta in luce lo strettissimo legame tra la mente e il corpo.
Le emozioni sono al centro (al cuore) della nostra vita e ci accompagnano nel quotidiano, ma alcune volte queste nostre fedeli alleate restano un mistero anche per noi stessi. Le esprimiamo con i gesti, le parole, gli occhi, la bocca, il viso, la postura.
Per troppo tempo si è pensato che quello tra ragione ed emozione fosse un “matrimonio” mal riuscito. D’altronde già Cartesio con il suo “cogito ergo sum”, aveva escluso il “senso del sentire”. Le ricerche nel campo delle neuroscienze hanno dimostrato che non è affatto così: ciò che si sente a livello emozionale può influenzare positivamente il modo in cui le nostre competenze cognitive si andranno ad esprimere.

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