camminata e QiGong
IL QIGONG TRA I
BOSCHI DELL’APPENNINO
Domenica 6 agosto è stata proposta da Rita Caprioglio e Daniele Dimarte una camminata
nell’Appennino Emiliano da Groppo di Tiedoli a Pian del Monte con Davide Costa, una
guida GAE, che ci ha accompagnati nei boschi alla scoperta di castagni
centenari, illustrandoci la cultura del luogo e il recupero delle antiche
tradizioni che tra quelle alture si sta attuando.
Quello che mi ha però fatto abbandonare il letto alle quattro e mezzo del
mattino e le colline delle Langhe, terre altrettanto meravigliose, dove ho la
fortuna di abitare, è stata la prospettiva che nella giornata avrei potuto
praticare il Qi Gong del Bamboo e ripassare due forme con la nostra insegnante,
per di più a contatto con la natura, in
una bella cornice che ci accogliesse.
Il mio amore per le Ginnastiche Energetiche Orientali e il Qi Gong è
veramente grande. Questi ‘movimenti’ mi hanno portato a conoscere me stessa, passando dalla completa inconsapevolezza del
mio corpo e delle sue parti al sentirmi prima frammentata e poi a poco a poco riconoscere
il mio essere unitario, e non solo materiale dei miei muscoli nervi e ossa, ma in quella unità di essere
umano in continuo cambiamento e in relazione al permanente divenire della natura e dell’intero universo. Mi hanno
consentito gradualmente di sentirmi connessa con l’ambiente che mi circonda,
non solo grazie al movimento, ma anche al mio scambio energetico con tutto ciò
che è esterno a me, del quale io sono parte integrante per il solo fatto che
esisto.
Mi hanno portato a imparare a rispettare il mio corpo e la sua energia, a comprendere
ciò che dopo ho iniziato a studiare con l’Energetica Cinese e la filosofia
della Medicina Tradizionale Cinese: tutto quanto non era ‘teoria’, perché
capivo che quegli enunciati, le varie linee energetiche, alcuni ‘punti’ in
realtà erano parte viva di me. Con la pratica ho potuto a volte sentirli o
riconoscerli in me, ma soprattutto ho iniziato a coltivare la loro energia e
cercare un migliore equilibrio energetico, che mi ha consentito di vivere
meglio, senza troppi dolori o ansie.
Domenica è stato possibile a tutti, anche a chi non si è mai approcciato al
Qi Gong, conoscere e praticare il Qi Gong del Bamboo: quando siamo giunti in un
prato, all’interno del bosco, contornato da un laghetto, una sorgente, un corso
d’acqua, con una antica costruzione in pietra recentemente ristrutturata,
ognuno di noi, con il nostro bamboo, ha
preso posto di fronte a Rita, e abbiamo iniziato tutti insieme a copiare i suoi
movimenti e ad ascoltare cosa succedeva a noi e dentro di noi, la nostra
respirazione, i nostri muscoli, magari i nostri dolori che a poco a poco si
dissolvevano, per lasciare spazio ad altre consapevolezze. Per me è stato
bellissimo vedere quanto fosse naturale per ognuno seguire. E quanti eravamo!
Dopo mi è sembrato che fossimo un gruppo che ha iniziato a condividere la
giornata.
Personalmente ho scelto di ripassare solo una delle due forme proposte, il
Cuore della Gru, e ho rinviato a domenica 20 agosto, tra boschi di faggio,
nella camminata tra Emilia e Toscana, il ripasso della forma della Ragazza di
Giada.
Scritto dalla collega Claudia Tartara, nonché fondatrice di "Shou Kua - Il telaio della vita "di Alessandria